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Anche con questo nuovo libro sull'architettura sottile, Michele Proclamato raggiunge il suo obiettivo offrendoci un'interpretazione inaspettata, ma pienamente logica e razionale, del misterioso "modulo" costruttivo attraverso il quale gli antichi riuscirono a realizzare il "bello". Seguendo gli studi dell'autore, scopriamo che finalmente tutto può collocarsi in un ambito conoscitivo ben preciso, quello dell'Ottava, grazie al quale la Natura Divina diviene la vera ispiratrice di ogni volontà costruttiva. Gli egizi, Vitruvio, Leon Battista Alberti, Francesco Colonna, Luca Pacioli, il Palladio e Le Corbusier, con le loro opere e i loro scritti, verranno chiamati a testimoniare come il costruire attraverso la Legge dell'Ottava abbia permesso l'incredibile fenomeno del "sentire". Il "sentire" l'Oltre, il sentire sé stessi e il Divino, al fine di scoprire realmente da dove veniamo, chi siamo e quali sono le nostre vere potenzialità. Poco importa se l'autore scoprirà che l'architettura altro non è che la somma di tutte le nostre emozioni, poco importa se questa somma avrà una forma cubica, anzi, ipercubica, perché ciò che è essenziale è che lui ci consegna una strada. Una strada creata attraverso il Triangolo Sacro e quello Pitagorico, dalla somma dei cinque Solidi Platonici e dagli intervalli di Quinta, il tutto allo scopo di definire le fantomatiche Sette Ottave tanto care agli iniziati.